E’ arrivata fino a Vilnius l’eco della suora che ha spopolato a The Voice. E ha scelto di andare in squadra con J-Ax. Non ho potuto fare a meno di guardarla anche da qui! E devo dire che mi ha emozionata! Come credo la maggior parte degli italiani, o meglio delle italiane. La Rai ci conosce bene!
Dopo i primi minuti di emozione, sono passata allo stadio “giudicante”… stadio ben noto – purtroppo – a noi cristiani cattolici praticanti che ogni tanto pensiamo di sapere noi come devono andare le cose. E una suora che canta e balla (anche parecchio bene) non è canonica come pensiamo.
Fortuna è arrivato il terzo stadio: mi sono ricordata le parole di Papa Francesco “…preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze… Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6,37).” (Evangelii Gaudium n. 49)
La moltitudine di gente abitualmente incollata alla televisione è davvero una moltitudine affamata.