Pubblicato in: Film

Perché mi piace Checco (da morire!)

Quo-vado-posterPartendo dal presupposto che senza ombra di dubbio non sono l’unica a cui piace Checco, voglio cercare di spiegare perché a me piace proprio da impazzire!

Con questo articolo credo di racchiudere il pensiero dei suoi innumerevoli fan e di dare una motivazione a quegli individui che ti guardano inorridito quando gli dici che stai andando a vedere Checco Zalone, prendendoti per idiota.

Premetto che a me il genere demenziale non mi ha mai fatto un granché ridere. Non sono mai riuscita a guardare il cinepanettone: una volta addirittura venni via dal cinema a metà film – lasciando da sola la mia amica che mi aveva implorato di accompagnarla – tanto”Paparazzi” mi repelleva!

Dei film di Pieraccioni che, comunque stimo – fosse anche solo per la corregionalità (si sa noi toscani siamo molto campanilisti) – mi hanno fatto ridere a crepapelle solo 2: “Il ciclone” in primis, ma anche “I laureati”. Gli altri mi hanno fatto ogni tanto sorridere.

I film di Checco mi hanno conquistata subito e mai, dico mai, delusa! Su 4 film, nessuna delusione. Non mi era mai successo. Ieri sono andata a vedere “Quo vado?” sinceramente intimorita. E invece è andata alla grande. Andare alla grande dopo “Sole a catinelle” era statisticamente molto improbabile. Per quanto quest’ultimo resti il mio film di Checco preferito, “Quo vado?” mi è piaciuto molto. Continua a leggere “Perché mi piace Checco (da morire!)”

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Pubblicato in: Amore

L’amore è una decisione

Checco Zalone canta “l’amore non ha religione, non è cattolico, non è mormone…” e a me lui fa proprio tanto ridere. Magari ha anche ragione, non so. L’unica cosa che so è che l’amore è una decisione. Non vedo tante altre possibilità.

Mi trovo spesso a riflettere su come il concetto di “amore” ultimamente (intendo negli ultimi decenni…) abbia preso strade che – a ben guardare – non gli appartengono, che sono frutto della nostra società del benessere, della psicologia da 3 soldi (e ce n’è davvero tanta! Soprattutto tra gli psicologi/psichiatri “famosi”, le cui facce compaiono sempre nelle rubriche dei giornali o alla televisione…), della tendenza a “facilitarci” le cose, a considerare lo star bene come l’unica cosa che serve nella vita. Siamo una società egocentrica, che pensa solo a se stessa e a migliorare il proprio benestare. E l’amore ne sta risentendo di brutto.
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