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La pazza gioia

LA-PAZZA-GIOIA-Locandina-Poster-2016Cinemino come ai vecchi tempi, seduti in galleria.
Ormai avere un cinema così – tradizionale – è diventato un lusso e quando mi capita mi piace troppo (dal mio punto di vista i multisala non hanno poesia).

Virzì non mi ha mai delusa (anche lui per me è come Checco, ognuno nel suo genere s’intende!) e La pazza gioia è davvero un film intenso, che ti coinvolge fino in fondo, forse – oserei dire – uno dei più belli di Virzì (e mi piacciono tutti tantissimo).

Non farò spoiler, io sono andata a vederlo senza minimamente sapere di cosa parlava. Sulla fiducia. Quindi non vi svelo niente, ma si può benissimo parlare del film senza parlare della trama perché la trama non è tutto, molto di più sono i profili di donna che emergono in modo così vero, profili di un’intensità talmente reale che è molto difficile trovarli al cinema, profili che ti fanno entrare in profondità dentro di loro tanto da farti sentire davvero quello che loro sentono.

Le due donne del film, la loro vita interiore e il legame che le tiene unite si alleano a poco a poco con le parti più intime e infime della tua esistenza, e ti aiutano a dar loro una casa, una collocazione, un posto e ti consentono di riconoscerle senza troppi giri di parole. E dal basso – che più basso non si può – ti fanno lentamente ripartire. Solo con un anelito o con un desiderio flebile, ma non ti lasciano fino alla fine nel baratro. Ti fanno insieme a loro sognare una risalita, per quanto la strada sia buia e sconosciuta, per quanto quella bassezza a qualcosa sia servita.

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Se Dio vuole

Sposarsi in chiesa

sediovuoleMi è stato consigliato questo film e lo riconsiglio immediatamente!
Leggero, divertente, serio, riflessivo, accattivante. Un mix perfetto per una serata che unisca comicità e riflessione. Ideale sia per la coppia che per tutta la famiglia.

È un film recente, del 2015, con un cast niente male: Marco Giallini, Alessandro Gassman, Laura Morante, Ilaria Spada, Edoardo Pesce. Regia di Edoardo Falcone.

Racconta dal di dentro la vita di una famiglia normale (che, come ogni famiglia, proprio proprio normale non è!). Una famiglia della Roma bene, dove i soldi girano, ma anche le sorprese. Un concentrato di relazioni familiari e di relazioni con quella che – agli occhi del padre di famiglia, cardio-chirurgo ateo convinto – è l’oscurantista Chiesa Cattolica.

Mi piace lo sguardo della regia, che entra dentro lo sguardo degli attori, facendoti partecipare alle loro dinamiche come se tu le stessi vivendo in prima persona. E facendoti…

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Perché mi piace Checco (da morire!)

Quo-vado-posterPartendo dal presupposto che senza ombra di dubbio non sono l’unica a cui piace Checco, voglio cercare di spiegare perché a me piace proprio da impazzire!

Con questo articolo credo di racchiudere il pensiero dei suoi innumerevoli fan e di dare una motivazione a quegli individui che ti guardano inorridito quando gli dici che stai andando a vedere Checco Zalone, prendendoti per idiota.

Premetto che a me il genere demenziale non mi ha mai fatto un granché ridere. Non sono mai riuscita a guardare il cinepanettone: una volta addirittura venni via dal cinema a metà film – lasciando da sola la mia amica che mi aveva implorato di accompagnarla – tanto”Paparazzi” mi repelleva!

Dei film di Pieraccioni che, comunque stimo – fosse anche solo per la corregionalità (si sa noi toscani siamo molto campanilisti) – mi hanno fatto ridere a crepapelle solo 2: “Il ciclone” in primis, ma anche “I laureati”. Gli altri mi hanno fatto ogni tanto sorridere.

I film di Checco mi hanno conquistata subito e mai, dico mai, delusa! Su 4 film, nessuna delusione. Non mi era mai successo. Ieri sono andata a vedere “Quo vado?” sinceramente intimorita. E invece è andata alla grande. Andare alla grande dopo “Sole a catinelle” era statisticamente molto improbabile. Per quanto quest’ultimo resti il mio film di Checco preferito, “Quo vado?” mi è piaciuto molto. Continua a leggere “Perché mi piace Checco (da morire!)”