Partendo dal presupposto che senza ombra di dubbio non sono l’unica a cui piace Checco, voglio cercare di spiegare perché a me piace proprio da impazzire!
Con questo articolo credo di racchiudere il pensiero dei suoi innumerevoli fan e di dare una motivazione a quegli individui che ti guardano inorridito quando gli dici che stai andando a vedere Checco Zalone, prendendoti per idiota.
Premetto che a me il genere demenziale non mi ha mai fatto un granché ridere. Non sono mai riuscita a guardare il cinepanettone: una volta addirittura venni via dal cinema a metà film – lasciando da sola la mia amica che mi aveva implorato di accompagnarla – tanto”Paparazzi” mi repelleva!
Dei film di Pieraccioni che, comunque stimo – fosse anche solo per la corregionalità (si sa noi toscani siamo molto campanilisti) – mi hanno fatto ridere a crepapelle solo 2: “Il ciclone” in primis, ma anche “I laureati”. Gli altri mi hanno fatto ogni tanto sorridere.
I film di Checco mi hanno conquistata subito e mai, dico mai, delusa! Su 4 film, nessuna delusione. Non mi era mai successo. Ieri sono andata a vedere “Quo vado?” sinceramente intimorita. E invece è andata alla grande. Andare alla grande dopo “Sole a catinelle” era statisticamente molto improbabile. Per quanto quest’ultimo resti il mio film di Checco preferito, “Quo vado?” mi è piaciuto molto.
Checco riesce a comunicare allegria nascondendo la sua genialità dietro la più incredibile idiozia. Tocca sempre temi che a noi italiani stanno a cuore: i cliché nord/sud, l’omosessualità, la famiglia, il lavoro, i figli, i luoghi comuni, e lo fa in un modo semplice e bello. E poi da quanto tempo un comico non riusciva a far ridere le platee senza bisogno di inserire nel suo cast attrici strafighe sempre semi-nude, o continue battute a sfondo sessuale? Io dico che sono venute a noia a tutti, e Checco ne è la dimostrazione vivente. Gente che ride sulle cose normali, quelle della vita di tutti.
La quotidianità è uno dei suoi punti forti, la sua altissima auto-ironia, la sua allegria di fondo, la volontà di sfatare i cliché, il coraggio di rischiare di risultare scemo, coraggio che solo le persone più intelligenti hanno.
E direi che il bello è che questa volta, almeno per una volta, l’ intelligenza è ben premiata…dato il megagruzzolo che in soli due giorni gli è caduto in tasca!!!! Dunque ganzissimo, altroché, l’intelligentone.