Pubblicato in: Libri

Ciò che inferno non è

Il mio libro versione flipback
Il mio libro versione flipback

Sarà che ho un debole per lui, sarà che mi piace proprio come scrive, sarà… ma sui 3 libri che per adesso ho consigliato sul mio blog, due sono di D’Avenia. Così è. Erano mesi che avevo un blocco letturistico molto forte, mesi (anni?) che non riuscivo a tirare quasi nessun libro in fondo. E ora in un battibaleno «Ciò che inferno non è» mi è durato troppo poco, tanto che sarò costretta a rileggerlo per gustarmelo ancora meglio.

La storia del libro è nota a tutti: sono gli anni di don Pino Puglisi a Brancaccio. La sua vita come prete del quartiere più malfamato di Palermo è raccontata in un gioco di luci e ombre meraviglioso. Gli occhi sono quelli di un ragazzo che vive in un quartiere benestante dall’altra parte della città, occhi che credo somiglino tanto a quelli dell’autore – o almeno così a me piace pensare. È un libro che trasuda emozioni, che commuove e scuote, che fa pensare e penare. È un libro che riesce a farti scendere più in profondità, nella storia e in te stesso. È un libro dove inferno e paradiso hanno i confini assottigliati, dove possono scambiarsi in un secondo, dentro lo stesso angolo di città, sotto lo stesso cielo, nell’unica anima dello stesso uomo. Dove non c’è niente e nessuno che sia tutto luce o tutta ombra, perché «ogni luce ha il suo lutto, ogni porto il suo naufragio». Dove l’uomo viene fuori per come è ed ogni punto di vista è rispettato e – in un certo senso – compreso. Anche quello dei cattivi. Un libro che, a dispetto di chi pensa di sapere già il finale, dà coraggio e speranza.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...